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Per tre mesi 15 famiglie private di anziani hanno testato nella propria casa un nuovo sistema tecnico d’assistenza dall’ambito Active and Assisted Living (AAL). Da tale test sono state ricavate diverse proposte di miglioramento.

Un Living Lab offre la possibilità di testare per un periodo prolungato i sistemi tecnici d’assistenza nel reale ambiente domestico e quotidiano degli anziani. Questo al contrario dei tradizionali test di innovazioni tecniche in un contesto di laboratorio artificiale e limitato in termini temporali. Un Living Lab di questo genere rivolto al gruppo target delle persone dai 65 anni in su è stato costruito per la prima volta in Svizzera nell’ambito del progetto AALiving Lab@home promosso dalla fondazione Gebert Rüf Stiftung.

In totale 15 famiglie private hanno testato per tre mesi nella propria casa un sistema tecnico d’assistenza nell’ambito della tecnologia dei sensori. Il test è stato affiancato da una prospettiva socioeconomica. Le questioni di accessibilità, usabilità e accettazione tecnica sono state poste in primo piano. Sono state ricavate diverse proposte di miglioramento: ad esempio la portata del collegamento radio si è rivelata insufficiente in un’abitazione su più piani oppure la luce del filo a LED è stata percepita come troppo abbagliante. Per quanto riguarda l’accettazione tecnica, sono risultati chiari i fattori che la promuovono oppure la ostacolano. Tra i fattori che promuovono l’accettazione figurano ad esempio le funzioni chiare, l’utilizzo semplice, un valore aggiunto riconoscibile del prodotto, costi di acquisto e di manutenzione convenienti nonché accesso a servizi di assistenza. A ostacolare l’accettazione sono invece un’elevata complessità di utilizzo, malfunzionamenti o stigmatizzazione.

Il progetto ha accelerato l’orientamento tematico e il focus sull’argomento AAL presso la FHSG. Il progetto è stato quindi ulteriormente differenziato e sono stati richiesti e approvati altri progetti inerenti a questa tematica.